Alpine Challenge 2020 | Finale FIA Trophy

ALPINE CHALLENGE 2020 | FINALE FIA TROPHY FOR HISTORIC REGULARITY RALLIES

DECREMER E’ IL CAMPIONE REGOLARITA’ FIA 2020

Sul podio anche Martens e Aiolfi. Attardati Mercattilj e Vellano

La finale del Trofeo FIA 2020 dedicata alla Regolarità a media, o per dirla all’inglese ai rally di regolarità storica, si è svolta dal 2 al 4 ottobre a Villars-sur-Ollon, località sciistica del Canton Vaud. La gara, denominata Alpine Challenge ha visto sfidarsi i dieci finalisti lungo un percorso di 710 km, suddivisi in 3 tappe e 20 prove di regolarità su strade aperte al traffico in alcune delle zone più belle delle Alpi svizzere. Alla fine la vittoria finale è andata Michel Decremer e Patrick Lienne, esperti regolaristi belgi, già vincitori del Rallye di Montecarlo storico nel 2017. L’equipaggio della Opel Ascona, dopo un inizio di prima tappa in sordina, hanno conquistato la vetta della classifica senza lasciare agli avversari alcuna possibilità di recupero. Al secondo posto hanno concluso i connazionali Jean-Jacques Martens e Aswin Pyck su Morris Mini Cooper S del 1965. Anche per il secondo equipaggio belga in gara, una prova regolare ed il mantenimento della posizione conquistata fin dal via. Sul terzo gradino del podio, dopo una bella rimonta, salgono Maurizio Aiolfi e Debora Guglieri su VW Golf GTi del 1981. L’equipaggio italiano, partito con un po’ di affanno, dopo aver chiuso al sesto posto la prima tappa, non si è perso d’animo è lottato con il coltello tra i denti fino alla conquista della medaglia di bronzo dopo una bella lotta con i secondi calssificati che termirneranno a sole 9 penalità e Cricifix-Noelanders. E proprio al quarto posto, tra i più delusi all’arrivo, troviamo il lussemburghese Crucifix Christian, che a bordo della sua Porsche 911 Carrera del 1985 perde il podio per sole sei penalità. I polacchi Piotr Cisowski e Natalia Cisowska si classificano in quinta posizione, dopo aver occupato le prime posizioni durante la tappa d’avvio a bordo della loro Polski Fiat 125 P del 1976. Paolo Marcattilj, navigato da Francesco Giammarino, dopo un promettente quarto posto staccato nella prima prova, escono dalle posizioni che contano già dal secondo tratto di regolarità. Per loro solo un sesto posto finale che lascia l’amaro in bocca visto che sono tre le prove vinte dall’equipaggio a bordo della Triumph TR2 del 1954, tra l’altro, l’auto più anziana al via. Al settimo posto troviamo Célimène Lachenal e Pierre-Yves Belotti su Ford Escort RS 2000 del 1963. l’equipaggio svizzero ha sorpreso tutti ad inizio gara aggiudicandosi la prima prova. Ottavo posto per l’altro equipaggio polacco al via, composto da Maciej Trzebiatowski e Robert Skierski su Lancia Fulvia Coupe del 1972, che nonostante la posizione finale non nascondono la loro soddisfazione per aver preso parte alla gara Svizzera. Una gara da dimenticare, sotto il profilo sportivo, per i Campioni Italiani Maurizio Vellano e Giovanni Molina. L’equipaggio italiano, a bordo della fida Audi 80 Quattro del 1983, ha dovuto dire addio ai sogni di gloria dopo pochi chilometri dal via della prima prova a causa di un errore di navigazione. L’annullamento poi, di quattro delle nove prove della seconda tappa causa neve, terreno che avrebbe avvantaggiato la quattro ruote motrici tedesca sulla concorrenza, ne ha impedito ogni tentativo di rimonta. Noni nella classifica finale con 4 vittorie scratch. Con la vittoria di Decremer cala il sipario sul Trofeo FIA dedicato alla regolarità che nel 2020 ha adottato un nuovo format con eventi qualificanti e finale unica, quest’anno l’Alpine Challenge. Un format non sfruttato appieno causa COVID che verrà certamente riproposto nel 2021. La speranza è che il prossimo anno le modalità di svolgimento della finale siano le medesime, o perlomeno molto simili, a quelle adottate durante gli eventi qualificanti che dovranno essere comunque codificate. Consegnare al via di ogni Prova tabelle contenenti i tempi di percorrenza dai quali ricavare in pochi secondi la media imposta, è stato compito arduo che ha di fatto influenzato la classifica di più di un equipaggio. La Fia è la Federazione Internazionale dell’automobile, non l’organizzazione mondiale di matematica.

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